Sulle orme del famoso lavoro di Donald Fagen del 1982, a metà tra il divertissement e lo studio. Riarrangamenti in chiave strumentale usando le tastiere (pianoforte, Fender\Rhodes, Hammond) al posto di voci, fiati e chitarre elettriche.
Sette momenti (e mezzo) di spunti visivi in movimento, caratterizzati dalla presenza sullo schermo di due fasce orizzontali che raccontano storie parallele, o un’unica vicenda con due punti di ripresa. Alzi la mano chi ci ha capito qualcosa.
Ludwig, irdisches Porträt. Fango e medium acrilico su carta 100% cotone. Nuove idee, nuove sperimentazioni: volti che spuntano dal fango. Il primo, Ludwig, è liberamente ispirato alla maschera di Beethoven, modellata sul viso dell’artista quando questi era ancora in vita nel 1812 e che, erroneamente, viene considerata come la sua maschera funebre. Bonn, Beethoven-Haus. Seguono … Leggi tutto
Esperimento genetico riuscito, tanta carne che scappa via e salta gli ostacoli, o almeno ci prova.
Quattro chiacchiere con Michele Lospalluto in un giorno d’agosto del 2024; si parla di produzioni musicali, di origine del disegno e sviluppo della pittura, con abbondanza di inserti. Ci si potrebbe pure annoiare, ma bisogna mettersi di impegno…
